La grande storia

Diario di viaggio

INTERVISTA A ANNA FORLATI, AUTRICE DI UN DIARIO DI VIAGGIO PER LA GIOSTRA

 

Anna, hai creato un piccolo diario di viaggio. Raccontaci dove sei stata...

Il mio avventuroso viaggio è iniziato dalla bella città argentina di Salta. Da lì sono partita in ‘colectivo’ (autobus) verso il villaggio di Cachi, abbarbicato sulla cordigliera andina, e poi verso nord, visitando vari paesini fino a raggiungere la Bolivia.

Anche se avevo solo una decina di giorni e troppe cose da vedere, quello in Bolivia è stato un giro davvero sorprendente. È iniziato visitando due città, Potosì e Sucre.

Potosì, a più di 4000 metri di altitudine, è una delle città più alte del pianeta: camminando per le sue strade l’aria è talmente rarefatta che si respira con fatica. Lì, tra le molte scoperte, ho anche visitato una miniera del leggendario Cerro Rico, che è stata una delle riserve di argento più importanti del mondo (tanto che in Spagnolo esiste ancora l’espressione “vale un Potosì”). Infilarmi in quei cunicoli è stata un’esperienza incredibile e un po’ spaventosa.

La città di Sucre, con la sua bianchissima architettura coloniale e i suoi alberi lussureggianti, è altrettanto sorprendente. Ma la cosa per me più indimenticabile è stata il suo mercato! Non posso descrivere la festa di frutta tropicale che li si dispiega davanti agli occhi. Per pochi spiccioli ci si può far fare un frullato con quello che si vuole.

Da Sucre sono poi partita per il viaggio più spettacolare della mia vita, quello che dal deserto di Uyuni mi ha portato alla frontiera meridionale con il Cile. L’ho descritto nel racconto illustrato che sarà pubblicato da La Giostra, e quindi non mi ripeterò. Non pensavo che sulla terra potessero esistere luoghi simili!

Il punto di arrivo di questo giro tra deserti, lagune e montagne è stato San Pedro di Atacama in Chile, dove ho ritrovato la mia amica Elena. Altro posto incredibile! Un deserto ‘marziano’ circondato da vulcani e montagne variopinte, istoriate da petroglifi antichissimi.

Da Atacama sono ritornata a Salta, in Argentina, e poi di nuovo a Buenos Aires, dove ho ritrovato vecchi amici e familiari, ma questa è un’altra storia…

Chissà quanti incontri! Parlaci di uno, che ti sta a cuore... 

Davvero tanti! In questo viaggio ho ritrovato amici di vecchissima data, ho costruito nuove amicizie e avuto molti incontri fugaci, da uno scambio di parole a lunghe conversazioni, negli autobus, negli ostelli, per strada… 

Uno degli incontri che mi stanno più a cuore è stato quello con Gabriel, con cui abbiamo condiviso un pezzo di viaggio, e che ho ‘immortalato’ nella vignetta sul deserto di sale (è il personaggio con la maglietta gialla).

Gabriel è argentinissimo ma suo padre è nato a Mestre, e poi emigrato come tanti italiani nei decenni passati. Quindi, essendo io veneziana, è un po’ come se fossimo parenti! Grazie a lui e alla sua macchina a noleggio ho visto dei luoghi che resteranno nel mio cuore per tutta la vita.

 

Hai viaggiato tenendo un blocco di carta a portata di mano. Per che cosa ti sei fermata a disegnare?

Oh, quante cose da disegnare! Laghi  e lagune di colori incredibili, fenicotteri, alberi carichi di fiori, cactus, i vicoli di Potosì, le cholitas, i tessuti andini, o cose più apparentemente banali come le stazioni degli autobus o un ‘quiosco’ urbano. Ma la cosa che più ho cercato di catturare’’ è stato lo spettacolo multicolore delle vette dell’altopiano andino…

IL DIARIO DI VIAGGIO SI ARRICCHISCE CON ALTRI DISEGNI: SCARICALI DI SEGUITO!

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