Sarà capitato a tanti bambini stringersi a mamma e papà trovandosi in una nuova situazione sociale.
Quando incontrano persone che non conoscono si nascondono, scappano, vero? Prima dei sei anni questi comportamenti sono assolutamente comprensibili.
Questa storia porta una delicata riflessione sulla timidezza dei bambini. Crediamo sia un difetto?
Perché spingerli a essere espansivi ad ogni costo, se invece possiamo considerali semplicemente riservati?
Davanti ad un parente o amico non conosciuto dal bambino, è sempre meglio non creare altro imbarazzo, sarà la meraviglia dell’incontro, piano piano, a conquistarlo.
Questa è la storia che trovate su La Giostra….
Laura sta bene solo se in casa ci sono mamma, papà e il cane. Quando arriva qualcuno da fuori lo saluta certo, ma soltanto se è da solo.
Quando arrivano due ospiti lei va in camera, senza neanche salutare.
Se poi devono arrivare tre persone che non conosce, allora scappa a nascondersi sotto il letto.
«Laura non era timida: non le piaceva che in casa, oltre a papà, mamma e Ciuffo, ci fosse qualcun altro» scrive Roberto Piumini in questa straordinaria storia.
Come potrà finire quando arriveranno ben sette parenti dall’America? Scopritelo sulla Giostra di novembre, e scoprirete una nuova tonalità della timidezza.