La grande storia

Orsetto Timmy e la farfalla

 

ORSETTO TIMMY E LA FARFALLA

Nata dalla matita di Maria Loretta Giraldo, padovana con una passione per le filastrocche,  questa storia ci accompagna nelle emozioni profonde che toccano un orsetto imbronciato, immusonito. Perché si sente così? Nessuno vuole giocare con lui, a quanto pare… La farfalla gli propone di andare in giro fischiettando allegramente; gli altri come si comporteranno con orsetto? Tutti gli animali del bosco sono cortesi e gentili con lui; gli fanno dei doni e gli sorridono.

La storia aiuta a scoprire che gli altri possono essere simpatici e gentili quando noi – per primi - lo siamo. Al sorriso sulla nostra faccia è probabile che gli altri rispondano con un sorriso. È una bella storia per conversare con i bambini sulle relazioni, soprattutto al momento del rientro nella scuola dell’infanzia.

  Ti è piaciuta questa storia?  Perché?

  • Anche tu ti senti giù come orsetto, qualche volta?
  • Sai fare la faccia triste? E quella allegra?
  • Se gli altri non vogliono giocare con te, come ti senti?
  • Hai mai provato a camminare con allegria, tra i compagni?
  • Come si fa a camminare come ha fatto Timmy, fischiettando felice? Prova, dai…

Raccogliendo le voci dei bambini nella conversazione, seguita all’ascolto della storia, avremo molto materiale prezioso per affrontare le difficoltà dell’inserimento.

«L’inserimento nella scuola dell’infanzia è un passaggio di crescita importante per bambini, famiglie e  scuola. Il periodo dell’accoglienza è importante anche per i bambini già inseriti precedentemente. È il momento dell’ingresso graduale dei bambini, nel rispetto dei loro ritmi emotivi, che permette di conoscere o riscoprire spazi, persone, relazioni, attività. I bambini arrivano a scuola con le loro storie, emozioni, sentimenti, comportamenti e aspettative. Durante i tre anni di scuola cambiano molto sia per il naturale sviluppo evolutivo sia per esperienze personali. Ecco perché ogni inizio anno i bambini sono, per noi educatori, una scoperta, una fonte di novità e ricchezza.
I piccoli entrano a scuola con il diritto ad essere accolti ed accettati per le loro diversità» così ci ricorda Maria Antonietta Simeoli.

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