Primo giorno di scuola

PRIMO GIORNO DI SCUOLA   di Maria Loretta Giraldo

Una storia per accompagnare i bambini alla scoperta della scuola, alla gioia dei compagni e amici con cui giocare, vincendo le paure. 

Era settembre. L’estate stava per finire e già le foglie degli alberi cominciavano a colorarsi di giallo.
Quella sera, mamma gatta guardò i suoi tre micini addormentati sul divano. Come erano belli!
Bibo tutto nero ed elegante, con quattro macchioline bianche sulle zampetta, che sembravano scarpine.
Nena, con il pelo arancione, sempre sorridente e spensierata.
E poi Mimo, timido e affettuoso, con il pelo grigio e una coda lunghissima.
Mamma gatta li amava tutti così come erano.
Stava per andare di là a prepararsi per la notte, quando si accorse che Mimo era sveglio.
― Ehi, come mai tu ancora non dormi? ― gli chiese. ―  Lo sai che domani è un giorno importante: il vostro primo giorno di scuola.
Mimo fece una smorfia: ― Ma io voglio restare qui con te!
Mamma gatta gli si accoccolò vicino.
― Stai tranquillo. Vedrai che ti piacerà. Imparerai tante cose e avrai molti nuovi amici. Ma adesso dormi.
La mattina dopo i tre micetti si prepararono per bene, presero i loro zainetti e, accompagnati dalla mamma, si avviarono verso la scuola.
Quando arrivarono, il cortile era già pieno di cuccioli: gattini, cagnolini, pecorelle e coniglietti.
Mamma gatta disse ai suoi tre mici: ― Su, andate!
Nena e Bibo corsero via veloci, ma Mimo rimase là aggrappato alla sua coda e non la voleva lasciare.
Una pecorella, che si chiamava Mirella, si avvicinò: ― Ciao! ― gli disse. ― Vuoi venire a giocare con me?
Mimo si aggrappò ancora di più alla coda della mamma, ma la pecorella Mirella gli ripeteva: ― Dai, andiamo! ― Così alla fine Mimo si decise e la seguì.
Mamma gatta dal cancello restò a guardarlo, e vide che dopo neanche cinque minuti stava là, a giocare allegro e spensierato.
Allora lo chiamò: ― Ciao Mimo!
Mimo si girò, le fece ciao con la zampetta, poi tornò a giocare contento con la pecorella Mirella.

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