STORIE PER CHI NON SA LEGGERE
Fino ai sei anni i bambini sono iconici, non sono ancora capaci di decifrare le lettere dell'alfabeto. Giò è uno di loro. Ha scoperto un mondo di parole e il segreto per organizzarle in rappresentazioni mentali.
Servono anche le immagini per imparare il linguaggio; il bambino riconosce un elemento di realtà e scopre il suo nome. Non c'è lavoro più importante che un genitore possa fare con il suo bambino; dare nome.
Con le storie del piccolo Giò si propone un testo con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa. Ecco un altro catalogo di parole, quelle relative all'esperienza di creazione dei biscotti natalizi. Un piccolo catalogo di parole raggruppate (altre sono state i giocattoli, i vestiti, gli oggetti del cane, ecc.). Nel testo sono riportati questi elementi con i simboli CAA, al fine di garantire anche ai bambini con difficoltà di comunicazione l'accesso alla storia.
Quindi la rubrica di Giò suggerisce una preziosa modalità di lettura condivisa: l'adulto legge e indica il pittogramma che sostituisce la parola, dà nome. Il bambino è invitato a toccare i pittogrammi che riconosce e a dire il nome. Una rivista per bambini deve sperimentare oggi modalità di lettura inclusive, come questa. L'adulto si ferma nella lettura quando tocca il pittogramma; è il bambino che dà voce al nome. Giocate e rigiocate con i nomi, immagazzinate parole... perchè più un bimbo ha parole e più sarà in grado di governare i lsuo mondo.
Consiglio di libri che si presentano come cataloghi dei nomi
Altan (2001), Pimpa scopre il mondo, Franco Panini Ragazzi, Modena.
E. Carle (2018), Le mie prime parole. Oltre 200 parole in italiano e in inglese, Mondadori, Milano.
J. & T. Nichols (2015), Alfredo quasitutto, Il castoro, Milano.
Anna Peiretti
Caporedattore de La Giostra dal 2004 al 2023 è autrice di numerosi libri per bambini. Impegnata nella promozione della lettura per i bambini da zero a sei anni e nell'accessibilità ai testi per i bambini con disabilità, collabora con le biblioteche e le scuole.